La capacità di interpretare i personaggi illustri della nostra storia per l'attore Gian Maria Volontè si è consolidata nel tempo attraverso una vasta gamma di stili impegnati che in tutto il suo periodo d'oro ci hanno offerto delle pellicole eccezionali che a distanza di anni possiamo gustare senza accusare minimamente la stanchezza del tempo che solitamente si può avvertire in altre produzioni.
Questo capolavoro italiano è stato diretto dal regista Francesco Rosi nel 1972 e con Il caso Mattei viene proposta una formula articolata che si divide tra la cronaca degli avvenimenti del tragico episodio della scomparsa del presidente dell'Eni ed un'accentuata parte in stile documentario in cui si parla dell'ascesa al potere e il pensiero di Enrico Mattei.
Si comincia con l'anno 1945, quando il protagonista viene nominato commissario straordinario dell'Agip nel ruolo di liquidatore perché c'è chi ha deciso di svenderla alle grandi compagnie e ai privati.
Ma lui crede, a ragione, che l'Italia nel sottosuolo è ricca di idrocarburi (soprattutto gas e poi anche petrolio), così facendo l'esempio del gattino con i cani vuole ridare dignità alla sua nazione e farla diventare una potenza industriale.
Spesso nei suoi discorsi parla della sofferenza delle popolazioni che hanno sul loro territorio queste risorse e nonostante ciò soccombono al potere politico e agli interessi delle sette sorelle, ovvero le più ricche compagnie petrolifere mondiali di provenienza anglo-americana.
Cerca di offrire condizioni più vantaggiose ai paesi arabi e africani che sono i maggiori produttori di greggio, ma ovviamente nel suo modo di concepire un cambiamento del potere come è stato da sempre fino a quel momento finisce per farsi molti nemici.
Gian Maria Volontè, come abbiamo imparato dalle sue interpretazioni, riesce a ricostruire in modo eccellente il personaggio nel caso Mattei, inoltre, il contributo del giornalista Mauro De Mauro diventa un tassello prezioso scelto dal regista Francesco Rosi, anche se poi in seguito alla sua partecipazione alla ricerca delle informazioni commissionate per la realizzazione di questa pellicola, viene sequestrato e non si sono trovate più tracce di quest'uomo.
Tra le tante cose merita una speciale menzione la nascita dei Motel Agip e le ultime ore di vita quando va in Sicilia a Gagliano (vicino Enna).
In particolare lo stile da inchiesta e reportage televisivo della produzione sembrerebbe lasciare intendere che nessuno voleva accompagnare il presidente dell'Eni nel suo ultimo viaggio a Milano con l'aereo privato, come se qualcuno sapesse. Almeno questa è l'idea che secondo me traspare.
Il caso Mattei è uno di quei gioielli culturali che andrebbero trasmessi spesso in tv e fatti vedere a scuola invece di continuare a far imparare solo a memoria gli eventi storici dei personaggi italiani senza lasciare un segno decisivo nella coscienza collettiva dei ragazzi che diventeranno il futuro della nostra nazione.
Nessun commento:
Posta un commento