Perché gli utenti di FB hanno messo come prima foto del profilo personale le immagini di cartoni animati su Facebook?
Si tratta di una iniziativa che sta avendo un enorme successo all'interno del social network, dedicata all'evento che si chiama la settimana dei diritti dell'infanzia.
In modo pacifico la gente ha cambiato l'aspetto della community con la faccia degli eroi che ci hanno fatto compagnia da piccoli e da grandi nelle loro fantastiche avventure.
La mattina prima di andare a scuola, oppure il pomeriggio su Bim Bum Bam (reti Fininvest, ora Mediaset) e su Solletico (su Rai 1) siamo stati tutti incollati davanti alla tv per vedere i nostri eroi preferiti, ma anche i bambini di oggi seguono con molto interesse le storie per piccoli su Boing.
Cosa aspettate, partecipate anche voi alla settimana per l'infanzia, basta cambiare la foto del profilo, se osservate la rete ormai è piena, le persone hanno risposto molto favorevolmente a questa iniziativa.
Questo è anche un segnale di quanto possa essere forte l'unione della comunicazione come avviene in questi ultimi anni grazie a internet.
Inoltre non dimenticate di condividere questa proposta delle immagini di cartoni animati con gli altri su Facebook.
19/11/10
02/11/10
Lie to me puntate
La serie tv Lie To Me mi ha colpito subito, le puntate scorrono con bellezza e si imparano anche tanti aspetti delle persone che mai avremmo immaginato.
In un certo senso l'idea degli autori potrebbe essere nata guardando The Mentalist (molto simile), ma credetemi se vi dico che in questo telefilm c'è una qualità superiore.
La prima stagione, quando inizia ti prende completamente, sarà anche grazie all'ispirazione scientifica degli studi del dottor Paul Ekman, uno studioso del comportamento umano che si basa sul linguaggio del corpo e le espressioni facciali.
Il Dr. Cal Lightman condurrà con il suo personaggio in un mondo molto intrigante con cenni di tecniche come cinesica, prossemica e semiotica.
Mentre pensavo di aver già visto tutto nei generi delle serie tv ho scoperto, in ritardo purtroppo, le puntate di Lie To Me che in Italia vengono mandate in onda con la seconda stagione, mentre negli Stati Uniti c'è già la terza nella programmazione attuale, ma per chi conosce l'inglese può sempre aiutarsi con i sottotitoli per non aspettare un altro anno e vedere il seguito in anteprima.
Certo, nella vita reale sarà difficile scoprire chi dice le menzogne guardando le espressioni facciali e i movimenti del corpo, anche se dopo la visione siamo tentati dal mettere in pratica quello che viene fatto dai personaggi visti, perché ci vorrebbe tanta esperienza e studi molto approfonditi, ma alcuni piccoli trucchi e segreti si possono sempre capire e farli propri nel bagaglio culturale personale.
In un certo senso l'idea degli autori potrebbe essere nata guardando The Mentalist (molto simile), ma credetemi se vi dico che in questo telefilm c'è una qualità superiore.
La prima stagione, quando inizia ti prende completamente, sarà anche grazie all'ispirazione scientifica degli studi del dottor Paul Ekman, uno studioso del comportamento umano che si basa sul linguaggio del corpo e le espressioni facciali.
Il Dr. Cal Lightman condurrà con il suo personaggio in un mondo molto intrigante con cenni di tecniche come cinesica, prossemica e semiotica.
Mentre pensavo di aver già visto tutto nei generi delle serie tv ho scoperto, in ritardo purtroppo, le puntate di Lie To Me che in Italia vengono mandate in onda con la seconda stagione, mentre negli Stati Uniti c'è già la terza nella programmazione attuale, ma per chi conosce l'inglese può sempre aiutarsi con i sottotitoli per non aspettare un altro anno e vedere il seguito in anteprima.
Certo, nella vita reale sarà difficile scoprire chi dice le menzogne guardando le espressioni facciali e i movimenti del corpo, anche se dopo la visione siamo tentati dal mettere in pratica quello che viene fatto dai personaggi visti, perché ci vorrebbe tanta esperienza e studi molto approfonditi, ma alcuni piccoli trucchi e segreti si possono sempre capire e farli propri nel bagaglio culturale personale.
11/10/10
Eureka serie tv di fantascienza
Per chi non può fare a meno di guardare strane e misteriose trame, vorrei consigliare la serie tv di fantascienza Eureka, un telefilm bello che vi aiuterà a superare la mancanza di due colossi come Lost e Battlestar Galactica che sono arrivati alla fine con le ultime stagioni del 2010.
Di che cosa parla? Siamo in una città molto strana, costruita per volere di Albert Einstein, dove vivono le migliori menti del mondo, un piccolo paese ai confini della realtà, se vogliamo definirlo così, dove ci sono scienziati che sperimentano e inventano le cose più bizzarre che possiamo immaginare e che un giorno serviranno all'intera umanità.
Una sorta di luogo immerso nel futuro per gli strumenti all'avanguardia già in possesso dagli abitanti, ma siamo sempre nei giorni nostri.
La Global Dynamics dunque è il laboratorio di Eureka dove si fanno ricerche e si creano invenzioni impossibili, ma i disastri sono all'ordine del giorno e i protagonisti mettono in pericolo la propria vita per risolvere i problemi e salvare il segreto.
Lo sceriffo Carter, il vice Jo Lupo, Allison Blake e tanti altri simpatici personaggi di Eureka, vi terranno compagnia con curiosità dalla prima alla quarta stagione, quest'ultima sta andando in onda in questo periodo.
Di che cosa parla? Siamo in una città molto strana, costruita per volere di Albert Einstein, dove vivono le migliori menti del mondo, un piccolo paese ai confini della realtà, se vogliamo definirlo così, dove ci sono scienziati che sperimentano e inventano le cose più bizzarre che possiamo immaginare e che un giorno serviranno all'intera umanità.
Una sorta di luogo immerso nel futuro per gli strumenti all'avanguardia già in possesso dagli abitanti, ma siamo sempre nei giorni nostri.
La Global Dynamics dunque è il laboratorio di Eureka dove si fanno ricerche e si creano invenzioni impossibili, ma i disastri sono all'ordine del giorno e i protagonisti mettono in pericolo la propria vita per risolvere i problemi e salvare il segreto.
Lo sceriffo Carter, il vice Jo Lupo, Allison Blake e tanti altri simpatici personaggi di Eureka, vi terranno compagnia con curiosità dalla prima alla quarta stagione, quest'ultima sta andando in onda in questo periodo.
15/04/10
I Griffin stagione 7
Il fatto che mandano in tv in una fascia protetta la stagione 7 dei Griffin è strano perché questo cartone animato è tutto tranne che adatto ai bambini, ma forse è meglio che crescano con programmi come questo che li fanno riflettere piuttosto di tanta spazzatura di reality show che mandano continamento sullo schermo.
Notavo in uno dei precedenti articoli la somiglianza di Giatrus il primo uomo con Simpson, e così anche questa tipica famiglia americana segue lo stesso stile, anche se questa saga è differente e sembra essere più esplicita nel linguaggio e nei messaggi tra umorismo e demenzialità.
C'è da dire che non sempre c'è un senso logico, ma probabilmente così potrebbe sembrare a noi italiani visto che i riferimenti trattano maggiormente gli stereotipi esteri con quello che succede in una cultura che nonostante la globalizzazione ha differenze sostanziali dalla nostra.
Quella dei Griffin è veramente una serie folle che mi sta piacendo tanto quando la guardo in tv dopo l'ora di pranzo.
Peter è veramente incredibile, così come il figlio Stewie, neonato molto intelligente e diabolico.
Chris è un obeso ingenuo e la sorella Meg ha i classici problemi da ragazza adolescente, poi c'è la moglie Lois, casalinga e Brian il cane parlante.
Tutto è ambientato nella città di Quahog, ovviamente immaginaria.
Molte dunque le somiglianze e similitudini con i Simpson, come anche gli altri personaggi assurdi con cui si scherza e fanno ridere senza distinzione tra problemi reali o meno, non si risparmia veramente nessuno.
Per quanto riguarda la famiglia media italiana, da noi ricordo solo Fantozzi, mentre non mi sembra che abbiano mai fatto cartoni animati demenziali di questo genere come i Griffin, purtroppo.
Notavo in uno dei precedenti articoli la somiglianza di Giatrus il primo uomo con Simpson, e così anche questa tipica famiglia americana segue lo stesso stile, anche se questa saga è differente e sembra essere più esplicita nel linguaggio e nei messaggi tra umorismo e demenzialità.
C'è da dire che non sempre c'è un senso logico, ma probabilmente così potrebbe sembrare a noi italiani visto che i riferimenti trattano maggiormente gli stereotipi esteri con quello che succede in una cultura che nonostante la globalizzazione ha differenze sostanziali dalla nostra.
Quella dei Griffin è veramente una serie folle che mi sta piacendo tanto quando la guardo in tv dopo l'ora di pranzo.
Peter è veramente incredibile, così come il figlio Stewie, neonato molto intelligente e diabolico.
Chris è un obeso ingenuo e la sorella Meg ha i classici problemi da ragazza adolescente, poi c'è la moglie Lois, casalinga e Brian il cane parlante.
Tutto è ambientato nella città di Quahog, ovviamente immaginaria.
Molte dunque le somiglianze e similitudini con i Simpson, come anche gli altri personaggi assurdi con cui si scherza e fanno ridere senza distinzione tra problemi reali o meno, non si risparmia veramente nessuno.
Per quanto riguarda la famiglia media italiana, da noi ricordo solo Fantozzi, mentre non mi sembra che abbiano mai fatto cartoni animati demenziali di questo genere come i Griffin, purtroppo.
Basilicata Coast to Coast
Dopo aver trovato il trailer su Youtube sono andato a vedere Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo dove c'è lui stesso come attore oltre ad altri grandi come Alessandro Gassman, il cantante e musicista Max Gazzè, Paolo Briguglia e Giovanna Mezzogiorno che adoro in molte delle cose che hanno fatto.
Non è forse troppo una sorpresa il successo, anche se è insistente la notizia che sta sbancando ai botteghini arrivando addirittura al primo posto in classifica, questa settimana (dopo l'esordio al terzo), e sta raggiungendo un incasso da produzioni internazionali.
Siamo tutti d'accordo che è veramente bello, mentre la critica e le opinioni di chi è andato a vederlo in sala si dividono tra positive e chi in modo negativo commenta che la pellicola non rappresenta bene la regione, infatti il regista nella sceneggiatura si concentra sulle bellezze paesaggistiche lucane, quelle più incontaminate che in realtà fanno sembrare tutta la zona più arretrata rispetto al presente.
Ma non è una colpa, la bellezza di tutta l'opera è proprio questa ricerca delle tradizioni, poi basta fare qualche approfondimento anche su Google per appurare che turismo e strutture moderne ci sono anche a Matera, Potenza e tutti i paesi della provincia.
Piuttosto chiaro è l'omaggio di Basilicata Coast to Coast a Cristo si è fermato a Eboli con Gian Maria Volonté, che viene citato quando attraversano anche il paese di Aliano.
Stavo dimenticando di scrivere la trama, ma vi rimando anche alle immagini del video su Youtube, invece anticipo soltanto il gruppo di musicisti composto dallo stesso regista, e gli attori Alessandro Gassman, Max Gazzè (al suo esordio che fa la simpatica parte di un muto per scelta), Paolo Briguglia e Giovanna Mezzogiorno che svogliatamente partecipa come cameraman e giornalista che partono da Maratea per arrivare a Scanzano Jonico (dove si trova? Nel metapontino, in provincia di Matera) dove li attende un festival.
Durante il percorso si vedranno attraversare paesi e storie simpatiche che vengono raccontate sulle tradizioni come Tramutola (questa non ve la perdete), Lauria, Craco, Trecchina e tante altre sorprese che stanno avendo un bel successo in tutte le sale italiane e naturalmente nella stessa Lucania dove leggendo anche i commenti dei profili su Facebook, Rocco Papaleo sta diventando una star locale ancora più di come era conosciuto fino ad ora.
Chissà che turisticamente parlando non porti anche nuovi arrivi in estate tra le spiagge del mare che non mancano di certo per bellezza oppure attrazioni di montagne e parchi come il Pollino.
Piccolo appunto per la scelta di Scanzano Jonico in Basilicata Coast to Coast, probabilmente o sicuramente per via del deposito unico di scorie e la celebre e storica unione della popolazione per respingere una decisione così poco democratica da parte del Governo nazionale.
Non è forse troppo una sorpresa il successo, anche se è insistente la notizia che sta sbancando ai botteghini arrivando addirittura al primo posto in classifica, questa settimana (dopo l'esordio al terzo), e sta raggiungendo un incasso da produzioni internazionali.
Siamo tutti d'accordo che è veramente bello, mentre la critica e le opinioni di chi è andato a vederlo in sala si dividono tra positive e chi in modo negativo commenta che la pellicola non rappresenta bene la regione, infatti il regista nella sceneggiatura si concentra sulle bellezze paesaggistiche lucane, quelle più incontaminate che in realtà fanno sembrare tutta la zona più arretrata rispetto al presente.
Ma non è una colpa, la bellezza di tutta l'opera è proprio questa ricerca delle tradizioni, poi basta fare qualche approfondimento anche su Google per appurare che turismo e strutture moderne ci sono anche a Matera, Potenza e tutti i paesi della provincia.
Piuttosto chiaro è l'omaggio di Basilicata Coast to Coast a Cristo si è fermato a Eboli con Gian Maria Volonté, che viene citato quando attraversano anche il paese di Aliano.
Stavo dimenticando di scrivere la trama, ma vi rimando anche alle immagini del video su Youtube, invece anticipo soltanto il gruppo di musicisti composto dallo stesso regista, e gli attori Alessandro Gassman, Max Gazzè (al suo esordio che fa la simpatica parte di un muto per scelta), Paolo Briguglia e Giovanna Mezzogiorno che svogliatamente partecipa come cameraman e giornalista che partono da Maratea per arrivare a Scanzano Jonico (dove si trova? Nel metapontino, in provincia di Matera) dove li attende un festival.
Durante il percorso si vedranno attraversare paesi e storie simpatiche che vengono raccontate sulle tradizioni come Tramutola (questa non ve la perdete), Lauria, Craco, Trecchina e tante altre sorprese che stanno avendo un bel successo in tutte le sale italiane e naturalmente nella stessa Lucania dove leggendo anche i commenti dei profili su Facebook, Rocco Papaleo sta diventando una star locale ancora più di come era conosciuto fino ad ora.
Chissà che turisticamente parlando non porti anche nuovi arrivi in estate tra le spiagge del mare che non mancano di certo per bellezza oppure attrazioni di montagne e parchi come il Pollino.
Piccolo appunto per la scelta di Scanzano Jonico in Basilicata Coast to Coast, probabilmente o sicuramente per via del deposito unico di scorie e la celebre e storica unione della popolazione per respingere una decisione così poco democratica da parte del Governo nazionale.
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