28/02/12

Il caso Mattei con Gian Maria Volontè

La capacità di interpretare i personaggi illustri della nostra storia per l'attore Gian Maria Volontè si è consolidata nel tempo attraverso una vasta gamma di stili impegnati che in tutto il suo periodo d'oro ci hanno offerto delle pellicole eccezionali che a distanza di anni possiamo gustare senza accusare minimamente la stanchezza del tempo che solitamente si può avvertire in altre produzioni.
Questo capolavoro italiano è stato diretto dal regista Francesco Rosi nel 1972 e con Il caso Mattei viene proposta una formula articolata che si divide tra la cronaca degli avvenimenti del tragico episodio della scomparsa del presidente dell'Eni ed un'accentuata parte in stile documentario in cui si parla dell'ascesa al potere e il pensiero di Enrico Mattei.
Si comincia con l'anno 1945, quando il protagonista viene nominato commissario straordinario dell'Agip nel ruolo di liquidatore perché c'è chi ha deciso di svenderla alle grandi compagnie e ai privati.
Ma lui crede, a ragione, che l'Italia nel sottosuolo è ricca di idrocarburi (soprattutto gas e poi anche petrolio), così facendo l'esempio del gattino con i cani vuole ridare dignità alla sua nazione e farla diventare una potenza industriale.

Spesso nei suoi discorsi parla della sofferenza delle popolazioni che hanno sul loro territorio queste risorse e nonostante ciò soccombono al potere politico e agli interessi delle sette sorelle, ovvero le più ricche compagnie petrolifere mondiali di provenienza anglo-americana.
Cerca di offrire condizioni più vantaggiose ai paesi arabi e africani che sono i maggiori produttori di greggio, ma ovviamente nel suo modo di concepire un cambiamento del potere come è stato da sempre fino a quel momento finisce per farsi molti nemici.
Gian Maria Volontè, come abbiamo imparato dalle sue interpretazioni, riesce a ricostruire in modo eccellente il personaggio nel caso Mattei, inoltre, il contributo del giornalista Mauro De Mauro diventa un tassello prezioso scelto dal regista Francesco Rosi, anche se poi in seguito alla sua partecipazione alla ricerca delle informazioni commissionate per la realizzazione di questa pellicola, viene sequestrato e non si sono trovate più tracce di quest'uomo.
Tra le tante cose merita una speciale menzione la nascita dei Motel Agip e le ultime ore di vita quando va in Sicilia a Gagliano (vicino Enna).
In particolare lo stile da inchiesta e reportage televisivo della produzione sembrerebbe lasciare intendere che nessuno voleva accompagnare il presidente dell'Eni nel suo ultimo viaggio a Milano con l'aereo privato, come se qualcuno sapesse. Almeno questa è l'idea che secondo me traspare.
Il caso Mattei è uno di quei gioielli culturali che andrebbero trasmessi spesso in tv e fatti vedere a scuola invece di continuare a far imparare solo a memoria gli eventi storici dei personaggi italiani senza lasciare un segno decisivo nella coscienza collettiva dei ragazzi che diventeranno il futuro della nostra nazione.

18/02/12

Grandi Speranze di Charles Dickens

Sicuramente in molti conoscono bene il romanzo, come tutti i racconti del celebre scrittore Charles Dickens ed in particolare il più famoso Canto di Natale (A Christmas Carol) che è stato ripreso in tantissime versioni.
Tra le varie produzioni di Grandi Speranze mi è piaciuta moltissimo quella recente a colori diretta da Mike Newell.
Così mi sono incuriosito e sono andato a cercare anche quello in bianco e nero che, effettivamente, è un po' datato (anche ovviamente) ma, come tutte queste storie di grande spessore, riesce a resistere nei decenni per la sua grandezza.
Tra l'altro è di altissimo e pregiato spessore ed è ritenuto da molti critici come un libro molto sofisticato e tra i più popolari dell'autore.
Io adoro tutte le produzioni che trattano l'Inghilterra nel passato, per la precisione tra l'inizio e la metà dell'800 e questo capolavoro viene ambientato nella bellissima Londra con l'inizio che ci fa comprendere anche la situazione storica nelle campagne, mostrando le differenze tra la vita nell'entroterra e la modernità culturale ed economica della città.

Il titolo originale in inglese è Great Expectations, cioè Grandi Speranze e Charles Dickens parla del piccolo orfano Philip Pirrip, detto Pip, seguendo tutte le vicende del protagonista nella ricerca della maturità.
Dalla povertà della palude con il cognato fabbro e la sorella che lo maltratta, grazie ad una sua buona azione nei confronti di un "apparente" furfante, riesce a far cambiare la sua vita.
Nel frattempo viene invitato nella villa di una signora nobile del luogo in un luogo dall'aspetto spettrale e in questa situazione conosce la giovane Estella, una fanciulla che lo farà innamorare alla follia anche se viene cresciuta da questa donna che è senza cuore.
Ma per lui che non è benestante e non ha educazione ci saranno ad aspettarlo solo tante umiliazioni e difficoltà, poi però cambia totalmente la sua vita grazie ad una grande opportunità che gli viene offerta da un anonimo benefattore, così si trasferisce a Londra per diventare un gentiluomo.
Ma qui non voglio andare oltre, anche se sono tentato, quindi gustatevi il romanzo e la nuova produzione tratta dal capolavoro di Charles Dickens, sono sicuro che Grandi Speranze vi appassionerà tantissimo.